Il gioco del suggeritore
Donato Carrisi
Longanesi, pubblicato nel 3 dicembre 2018
398 Pagine
L'ultimo mese del 2018 non poteva iniziare con una lettura migliore! A distanza di un anno Carrisi pubblica un nuovo romanzo della serie che vede come protagonista Mila Vasquez, la poliziotta che dedica la sua vita alla ricerca delle persone scomparse, già conosciuta nei precedenti romanzi "Il suggeritore", "L'ipotesi del male" e "L'uomo del labirinto".
Ad aprire le danze è una chiamata allarmante alla polizia da parte della signora Anderson, madre di due bambine, preoccupata della presenza di un uomo fuori dalla loro abitazione. Quando la polizia arriva sul posto, non trova alcuna traccia della famiglia, ma solo uno scenario agghiacciante: sangue da ogni parte che fa pensare senza ogni dubbio a un pluriomicidio.
Il caso sembra avere un risvolto importante quando la polizia trova l'uomo nudo, con il corpo interamente tatuato di numeri, che sembrava essere lì ad aspettarli. Ma l'uomo non ha alcuna intenzione di collaborare, non ha ancora pronunciato una parola quando la polizia vede sul corpo un tatuaggio diverso, il tatuaggio di un nome. Il nome di Mila Vasquez.
La migliore cacciatrice di persone scomparse viene coinvolta immediatamente nell'indagine, un'indagine che la riporta indietro di dieci anni, a quando si è trovata a fronteggiare forse il caso più complicato della sua vita, quello del suggeritore.
Attorno alla tematica di internet e la realtà virtuale, Carrisi costruisce una storia mai così attuale e allo stesso tempo ci riporta indietro di dieci anni, al suo libro più celebre "Il suggeritore".
"Internet è un'enorme spugna: assorbe ciò che siamo, soprattutto il peggio. Nella vita reale siamo costretti ad adattarci per convivere con gli altri, scendere a compromessi con la nostra natura, ad accettare leggi e convenzioni. A volte dobbiamo anche indossare una maschera, ma è inevitabile: altrimenti non riusciremmo a far parte della società... In rete invece ci sentiamo liberi da tutta questa ipocrisia, ma è soltanto un'illusione: ci hanno semplicemente lasciato solo con i nostri demoni."
Un intreccio in cui il ritmo dinamico e i colpi di scena sempre dietro l'angolo, lasciano il lettore in equilibrio sopra un filo che non si sa mai da che parte penderà e la piega che questi oscillamenti faranno prendere alla storia.
Mila è un personaggio a cui ci si affeziona, riconoscendone e accettandone pregi e difetti, come si farebbe con una persona a noi cara. Una donna forte con un bagaglio personale e una personalità singolare, e che romanzo dopo romanzo conosciamo sempre più approfonditamente, senza averne mai abbastanza.
Lei è sicuramente il "pezzo forte" della storia, ma il vero protagonista è il male impersonificato nei vari personaggi dei libri che compongono la serie, senza alcuna eccezione.
Sono evidenti gli studi di Carrisi in criminologia e scienze del comportamento che arricchiscono il romanzo, tra le pagine si intuisce la sua esperienza che rende ogni concetto e ogni parola autentici e credibili.
Se è vero che la lettura è una questione puramente soggettiva, e che un libro non è mai bello in modo universale, la bravura di Carrisi è invece oggettiva, il suo stile sempre impeccabile e affascinante ed è un vero piacere leggere i suoi libri.
Ancora una volta Carrisi ha il potere di far venire i brividi sul finale e lascia soddisfatti ma allo stesso tempo con alcune domande.
Sono rimasta qualche secondo a fissare l'ultima pagina pensando "davvero è già finito?", uno dei pochissimi autori in grado di soddisfare e al contempo non averne mai abbastanza di lui. Un libro bellissimo!
"Ci hanno detto che internet era una rivoluzione indispensabile. Ma nessuno ha previsto quanto ci sarebbe costato..."